La mia prima vigna è stata piantata nel 2004 in un piccolo appezzamento in Valle di Chio, vicino alla cantina, a 300 m s.l.m. su di un terreno prevalentemente di argilla. Vivendo da sempre in Toscana ho scelto il sangiovese, pensando di lanciare una sfida a chi in questi anni si è fatto ammaliare dai vitigni internazionali. Affascinato dalle vigne del Mediterraneo e preoccupato dai cambiamenti climatici ho scelto l'alberello disposto a settonce.
In pratica le piante vengono poste ai vertici di triangoli equilateri ad una densità di 10000 piante ad ettaro così le radici lavorano in profondità, hanno un minor stress idrico e producono naturalmente poca uva per contro le lavorazioni e i trattamenti sono tutte manuali.
Da questa vigna produco il DODO. Un rosso che dopo la fermentazione in tini di legno con i lieviti indigeni, passa in botti esauste per almeno un anno per poi affinare un ulteriore anno in botte di cemento ed essere imbottigliato con una minima dose di anidride solforosa.
Il Dodo in virtù del terreno argilloso si caratterizza per una struttura importante ma mai pesante, per la sua intensità e capacità di invecchiare. Un sangiovese di razza.
TOSCANA SANGIOVESE IGT
VIGNA: Cru Valle di Chio “Dodo” 0,46 ettari sud-est
TERRENO: Argilla/Galestro
VITIGNO: Sangiovese allevato ad alberello libero a 10000 piante/ettaro
VENDEMMIA: Fine settembre primi giorni di ottobre
VINIFICAZIONE: In tonneau aperti con lieviti indigeni per 20/25 giorni. La fermentazione malolattica è seguita a quella alcolica
AFFINAMENTO: In tonneau per 12 mesi, per 12 mesi in botti di cemento e 12 mesi in bottiglia (il vino non è filtrato)
PRODUZIONE MEDIA: 1500 bottiglie (divise tra formato da 1 litro e da 0,75 l)